Sgravi fiscali per chi adotta un animale domestico: è una buona idea?

È una buona idea quella di attribuire degli sgravi fiscali per tutti coloro che adotteranno un animale domestico detenuto in un canile, un gattile o altre strutture? A nostro giudizio si, soprattutto se si presta uno sguardo all’evoluzione dei dati statistici più recenti.

Per cercare di comprendere quanto possa essere positivo l’impatto di quanto sopra, basti considerare come secondo le ultime stime sono davvero numerosi gli italiani che hanno in casa almeno un animale domestico (cane, gatto, e non solo): nonostante il loro numero sia in calo – figlia, probabilmente, della crisi economica che sta falcidiando il nostro Paese – sulla base di quanto afferma una recente ricerca Eurispes, gli italiani che sono in possesso di un animale domestico sono oggi pari al 33 per cento della popolazione.

A prevalere è, intuibilmente, il cane, preferito dal 60 per cento di chi ha un animale domestico, mentre il gatto si accaparra circa un 40 per cento, davanti ai pesci e alle tartarughe con l’8,7 per cento, gli uccelli con il 5,4 per cento, gli animali esotici con il 2,1 per cento (molte percentuali sono sovrapponibili, considerando che molte famiglie hanno più animali domestici di diversa specie).

Ebbene, per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che vorrebbero adottare un nuovo animale domestico, ma vorrebbero altresì che questo impulso venisse almeno parzialmente incentivato, molte amministrazioni comunali hanno già predisposto appositi sgravi per coloro che adottano dai canili municipali un esemplare qui ospitato, con riduzione della TARI da corrispondere nelle loro casse. Gli esempi abbondano: sia sufficiente ricordare quanto avviene a Castenaso (in provincia di Bologna), con il riconoscimento di un bonus di 100 euro sulla TARI, o ancora al comune di Avellino, dove lo sconto può addirittura salire ancora di più.

D’altronde, una simile “generosità” non deve sorprendere: un animale domestico ospitato all’interno di un canile costa in media 4 euro al giorno alle casse comunali, e dunque incentivare l’adozione porterebbe comunque a un buon risparmio. Naturalmente, per potersi assicurare tale beneficio, è previsto che il cittadino possa essere sottoposto a una verifica annuale da parte del Comune, che possa certificare l’avvenuta e corretta adozione dell’animale…

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